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I Killi e la filosofia nel loro allevamento

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In questo articoletto vorrei provare ad esporre la filosofia che c’è dietro al mondo dei Ciprinodontidi, i killifish, mondo affascinante e spesso non capito da altre branche dell’acquariofilia. Capiamoci, io con questa visione concordo appieno, soprattutto nella parte più rude, per questo NON sarà un articolo con informazioni sull’allevamento, non ha senso lo sia.

Sicuramente non sono definibile “esperto”, oppure uno di quelli acquariofili che li alleva da decenni. Ma è da qualche anno che sono all’interno a questo mondo, qualche specie l’ho allevata e tuttora l’allevo anche io con buoni risultati; mi piace tantissimo ascoltare i veri esperti, informarmi documentarmi; anzi forse essere dentro a questo mondo non da troppo tempo, mi fa ancora comprendere i dubbi di chi si avvicina a questi pesci o li osserva dal di fuori. Ed è proprio a chi si avvicina adesso, che rivolgo l’articolo.

Fundulopanchax_gardneri_acquario_acqua_dolce_tropicale

Fundulopanchax gardneri nigerianus Makudi in deposizione

Si scrive killi e non killy

E qui solitamente arriva la prima cazziata al neofita, densa di avversione e sana cattiveria a fini educativi. Lo sventurato di turno si sentirà sommerso di una cariolata di melma prima che possa dire Fundulopanchax. E tutta quella melma è giustificata fino all’ultimo grammo. Si perché come si può pensare di ricordarsi una location code lunga un chilometro, quando non si riesce a imparare a scrivere una sola parola? Questo fa mettere molto sulla difensiva l’allevatore di killi con cui state interagendo.

Di contro il neofita spesso percepisce come esagerata questa precisione, ma no, non lo è. La precisione nel trasmettere informazioni è essenziale per l’allevamento dei killi. Su cosa significhi killi lascio la parola all’Associazione Italiana Killifish.

Fundulopanchax_gardneri_acquario_acqua_dolce_tropicale

Fundulopanchax gardneri Udi mountain

I killi sono un mondo vastissimo

I Ciprinodontidi sono diffusi in tutti i continenti, tranne in Australia, in tantissimi ambienti diversi e a diverse latitudini. Capite bene che presentarsi da un allevatore “ciao, ho visto i killi su youtube, mi spiegate come si allevano? me ne regalate qualcuno?” ti stacca un biglietto per andare a fare in chiurlo in tempo zero. Se volete entrare in questo mondo, dovrete informarvi prima. Sui killi anche in rete si trova scritto molto, almeno per farsi una base, ed è cosa buona e giusta leggere, leggere, leggere, leggere. Diffidate da articoli troppo generici, ecco, ma leggete per Dio! Qualche buon libro c’è! C’è il sito dell’AIK, cominciate a restringere il cerchio!

Almeno cercate di conoscere la differenza tra annuali, non annuali e semi annuali, tra deposizioni su mop e su torba, insomma le basi per non dare l’idea di essere l’ennesimo menefreghista con manie di protagonismo che vuole il pesce figo per bullarsi con gli amici!
Proprio perché sono un mondo vastissimo, sono veramente pochi quelli che possono darvi consigli su ogni killi: però ci sono molte più persone pratiche di qualche gruppo di pesci che potrà consigliarvi al meglio.

E ricordate, che anche con i killifish la via più semplice non è sempre la migliore!

killi_acquario_acqua_dolce

I killi sono un mondo vastissimo! Fonte: http://rspb.royalsocietypublishing.org/content/282/1802/20142189

Con i killifish, il granulare si da ai vermi

Imperativo con tutte le specie di killifish è quello di avere una buona pratica sia con la schiusa delle cisti di artemia che con altri cibi vivi. In abbinamento va utilizzato il surgelato di qualità. Basta, finito. Nessun granulare, o altri cibi comodi. Certo, alcuni killifish mangiano anche il secco, ma poi fanno schifo, crescono poco e male, vivono meno e si riproducono poco. Per cui no, niente secco con i killifish.

E cibo, specie in accrescimento, ne vogliono parecchio in proporzione alle loro dimensioni. Per cui non pensate assolutamente di poterli abituare al secco senza venir considerati dei pigri novellini dagli altri allevatori (a gran ragione).

I killi non sono “pesci per l’acquario piccolo”

Ok questa devo mettermi di impegno per spiegarla bene!

Alcuni killifish sono pesci di piccolissime dimensioni, che possono vivere bene anche in vasche molto piccole, dato che in natura occupano pozze temporanee dove sono presenti solamente loro. Inoltre, specie quando si parte da un trio o una coppia adulta, si preferisce utilizzare una piccola vasca per controllare meglio la prima riproduzione, passando a una vasca più grande in seguito.

E allora perché non sono pesci per acquari piccoli?

Perché non dovete pensare di prendere un acquario piccolo e prendere una qualche specie di killi a caso per popolarlo, magari perché avete poco spazio in casa, o volete l’acquario piccolo per cominciare. Non funziona, andrete incontro a delusioni cocenti. Per prima cosa, tra vaschette per la schiusa, artemia, e via dicendo, lo spazio occupato sarà molto più esteso di quello del solo acquario; inoltre la vasca per i killi non è sempre allestita, o quantomeno non lo è come una vasca convenzionale.

Ripensateci fatta un po’ di pratica!

I killi non si trovano in negozio

Eh si. Fortunatamente i killi sono fuori dal circuito commerciale, salvo rarissime eccezioni (tipo gli Epyplatis annulatus che allevo anche io, di cui non si riesce facilmente a spedire le uova e qualche volta sono nei listini).

Le ragioni sono semplici, i killi in negozio generalmente si presentano da schifo: se stressati sono pallidi, hanno bisogno di alimentazione mirata, e temperature o valori talvolta complessi. Normale che un commerciante non si rompa le scatole, soprattutto per pesci poco commerciabili!

La parte bella è che in questa maniera si è creato un tessuto di allevatori a livello amatoriale che si possono passare le specie, grazie anche alla peculiarità delle uova di molti killifish che si prestano particolarmente alla spedizione. Questo aspetto ha fatto fiorire numerose associazioni che collaborano a livello internazionale, in Italia abbiamo l’AIK, e attraverso le quali è possibile scambiare pesci con altri appassionati da tutto il mondo.

Inoltre le convention (sia quella nazionale, che quelle degli altri paesi) come quella annuale di Albinea sono un modo per entrare in contatto diretto con gli altri acquariofili, e dove reperire preziose informazioni.

I killi si devono riprodurre assolutamente

Esatto, senza eccezioni. I killi quasi sempre non sono oggetto di riproduzione intensiva, per cui il rischio che spariscono dall’hobby è molto molto elevato. Ad aggravare la situazione, nell’hobby abbiamo specie che in natura sono già estinte, oppure location che sono sparite a causa della distruzione dell’habitat.

Per questo motivo quando si alleva un ceppo di killi è importante riprodurlo in purezza senza mescolarne le location.

Spero di avervi scritto tutto quello che vi può essere utile per approcciarvi correttamente a questi pesci: nel caso aveste ancora dubbi (e so che ne avete, e ve ne ho fatti venire di nuovi), vi rimando al forum  dove siamo a vostra disposizione per rispondere a tutte le vostre domande.

Autore: Ale87tv

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